PERCORSO  1
Tempo: 1 ora    Dislivello: 100m  MB:sì   HY: sì
Note : saliscendi non faticosi.  

Passeggiatina d’aperitivo o digestivo che inizia con la stradina erbosa a sinistra dei Giardini, quindi taglia un uliveto, supera due cancelletti,  attraversa un querceto e sbuca sopra una costa erbosa. Quindi guada il fosso sottostante e subito  risale un castagneto dove presto diventa stradina che poco più in alto incrocia una carrareccia. Lì gira a destra e raggiunge l’asfalto che affianca in discesa per  i 200 metri conclusivi.

PERCORSO  2
Tempo: 12 ore Dislivello: 71m MB:HY:sì
Note : sentiero e sterrata sottobosco, intorno della sorgente scivoloso.

Seguiamo l’Itinerario n.1 fino al fosso; lì scendiamo a sinistra fino all’asfalto. Subito a destra imbocchiamo una sterrata e seguiamola fino alla grotta-sorgente con vasche denominata Fonte Porcine. Guadiamo il torrente e risaliamolo per circa 300mt. Poi attraversiamolo di nuovo per guadagnare una sterrata che sale fino ad una biforcazione (da qui una variante scomoda conduce allo spettacolare cratere detto J’uovese: è la dolina che origina la sorgente Porcine il cui inghiottitoio ingrottato è percorribile per un breve tratto). Noi svoltiamo a sinistra e dopo poco la nostra stradina svolta bruscamente a destra e diventa sentiero nel bosco fino al pianoro sul retro di un rustico isolato. In fondo al pratone riprende una strerrata che, superata una lapide commemorativa, incrocia l’itinerario n.1 utilizzabile in entrambe le direzioni per rientrare.

• PERCORSO  3
Tempo: 2,5 ore Dislivello: 126m MB:
Note : 1 km di salita finale con due brevi tratti sassosi.

Seguiamo n.2 fino a Fonte Porcine dove scenderemo a sinistra seguendo il torrente fino ad un ponticello di legno. Lo attraversiamo e seguiamo il sentiero a mezza costa per guadagnare una stradina cementata presso le case Pantanelle da dove proseguiamo sull’asfalto fino al complesso architettonico ottocentesco detto Fabbrica di Pelagalli (superba villa padronale con scuderie ed antico opificio tessile). Dall’altra parte della strada inizia la salita tutta dritta del rientro : è la vecchia strada comunale che taglia per due volte il moderno asfalto curvilineo.

PERCORSO  4
Tempo: 2,5 ore Dislivello: 140m MB:HY :
Note : tratto in discesa sdrucciolevole.

Portiamoci a ridosso delle Mura Ciclopiche e quindi prendiamo a destra il camminamento acciottolato che le costeggia. Lì dove i rovi lo interrompono scendiamo a destra e tagliamo un prato con olivi fino al torrione successivo dove inizia il bosco. Il sentiero lo attraversa in discesa tenendosi sempre accostato alle mura che di tanto in tanto si intravedono. Un crollo di mura invita a superarle, noi invece continuiamo all’esterno per uscire di lì a poco dal bosco proprio dinanzi alla porta megalitica detta Grotta del Lupo o Bocca del Lupo. Scendiamo alcune decine di metri sdrucciolevoli fino alla sottostante terrazza panoramica e proseguiamo per la sterrata che li inizia fino all’asfalto. Saliamo dunque al Convento San Francesco, attraversiamo il lungo corridoio e poi svoltiamo a destra, quindi saliamo la scalea a sinistra e di nuovo a destra. Superata una passerella di ferro troviamo una fontanella. Da lì tre rampe di scale ci conducono fuori dal Cimitero Monumentale dove subito imbocchiamo la stradina erbosa di fronte al cancello e che sale direttamente a I Giardini. MB e cavalieri possono aggirare il Cimitero seguendo l’asfalto.

PERCORSO  5
Tempo: 2,5 ore Dislivello: 96m MB:HY:no
Note: tratto in discesa sdrucciolevole.

Seguiamo n.4 fino alla Grotta del Lupo. Attraversiamo l’apertura e continuiamo dritti. Superiamo una recinzione e pochi metri più avanti troviamo l’antica Via Greca che Cicerone fece scavare nella roccia dai suoi schiavi greci per collegare il forum di Arpinum con la casa paterna in Civitavecchia. Lì svoltiamo a sinistra ed un lieve e panoramico falsopiano ci conduce alla chiesetta diroccata di San Girolamo (antico tempio rupestre). Qui lasciamo la Via Greca ormai indistinguibile e scendiamo al Palazzo Spaccamela da dove, svoltando a sinistra, risaliamo all’Acropoli attraverso alcuni tornanti di una comoda scalea acciottolata.

PERCORSO  6
Tempo: 1,5 ore Dislivello: 120m MB:sì HY : sì
Note: breve sentiero sdrucciolevole.

Entriamo nell’Acropoli e dopo la fontanella svoltiamo a sinistra per la stradina acciottolata che presto diventa una comoda scalea. Alcuni tornanti ed una breve ripida discesa asfaltata conducono nella piazzetta detta Chiastra del Colle dove si trova una Colleggiata benedettina di clausura del XII sec. Seguiamo a sinistra l’asfalto tra le case e raggiungoiamo la doppia porta medievale denominata Porta Napoli. Superiamola e raggiungiamo il portico della Madonna del Riparo. Continuiamo dritti fino alla biforcazione presso il ponte romano con antica fontana ed un antico Casino signorile. Proseguiamo per la salita di sinistra fino all’icona de La Madonnella, dove lasciamo l’asfalto per imboccare i duecento metri di tratturo che conducono nuovamente all’Acropoli.

PERCORSO  7
Tempo: 2,5 ore Dislivello: 56m MB :HY:
Note: saliscendi non faticosi. Tratto fangoso in periodi piovosi.

Scendiamo a sinistra dell’ingresso all’Acropoli. Duecento metri di tratturo ci fanno raggiungere l’icona de La Madonnella; svoltiamo a sinistra e poco più avanti saliamo per la stradina inizialmente cementata, poi molto sconnessa sotto la costa glabra detta Monto. Raggiunto un pianoro erboso con olivi il tratturo diventa carrareccia che però lasciamo presto per un altro breve tratto di sentiero che ci porta alla graziosa chiesetta dell’Addolorata. Svoltiamo a sinistra e subito dopo il parcheggio erboso scendiamo a destra, costeggiando un uliveto in fondo al quale inizia un sentiero che conduce ad una casetta nascosta nel bosco. Lì imbocchiamo la serrata a sinistra che poco più avanti attraversa un pratone dove incrociamo l’Itinerario n.2 che seguiamo per il rientro.

PERCORSO  8
Tempo : 3 ore Dislivello: 157m MB: HY:
Note : tratti fangosi durante le piogge.

La passeggiata inizia dall’Addolorata. Al di là dell’asfalto scendiamo a sinistra per la stradina che tutta dritta conduce al ponte romano che scavalca un tratto alto del torrente Porcine. Da lì tracce dell’antica strada romana ci fanno risalire alla cappella campestre de La Cona. Svoltiamo a destra e dopo una trentina di metri attraversiamo la strada asfaltata per imboccare una stradina di campagna che prima ci conduce a guadare nuovamente il torrente Porcine per poi risalire fino al Capo Croce. Lì attraversiamo l’asfalto e imbocchiamo subito a sinistra la stradina erbosa che girando alle spalle di una casa bianca s’infila nel castagneto, lo attraversa per tornare poco dopo sull’asfalto. Proseguiamo in discesa. Al tornante facciamo una deviazione verso l’impluvio del torrente Rivieto (Rivus Vetus) dove si trova l’interessante sorgente denominata Fontana Fischia. Torniamo all’asfalto e seguiamolo per un centinaio di metri in discesa, quindi imbocchiamo il sentiero a sinistra che ci riporta nel bosco e costeggia il torrente sbucando sulla sterrata della Selva della Croce presso un ponticello al di sotto del quale si trova la sorgente Cautella. Tornati sulla sterrata percorriamola in piano fino all’asfalto che seguiremo, costeggiando il fosso, fino a La Fontanella. Alle sue spalle un sentiero ci ricongiunge all’itinerario n.7 che porta all’Addolorata.

PERCORSO 9
Tempo: 1,5 ore Dislivello: 78m MB:HY:
Note: stradine nel bosco, fangose durante le piogge.

E’ questo un ampliamento ad anello a partire da La Cona. La sterrata inizia di fronte alla cappella e conduce attraverso uno stupendo castagneto ad una valletta. Al culmine di questo spazio erboso si trovano i resti di un santuario d’epoca romana con sorgente, vasche e tracce di strada lastricata. Il luogo è denominato Grotta delle Fate forse dai faggi qui anticamente numerosi e dalla sorgente-grotta la cui volta principale è crollata a seguito del forte sisma del 1984.

 

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